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Este volumen reúne sesenta cuentos de Chéjov cuidadosamente seleccionados y traducidos por Víctor Gallego con la intención de que el lector español disponga de una antología extensa y representativa de la narrativa breve del gran (More) escritor ruso. Prescindiendo de las novelas cortas, ofrece una panorámica amplia y en muchas ocasiones inédita en nuestra lengua del cuento chejoviano, desde las implacables piezas humorísticas de sus primeros años hasta las complejas composiciones de su última época, en un arco cronológico que abarca de 1883 a 1902.
Nabokov definía al héroe chejoviano como «un hombre bueno incapaz de hacer el bien», que «combina la más profunda decencia de que es capaz el ser humano con una incapacidad casi ridícula para poner en práctica sus ideas y principios». Actos y decisiones que salvan una vida o una fortuna pero que acarrean sentimientos de desprecio por quien los lleva a cabo, cambios impredecibles e inexplicados que se producen en un tiempo relámpago pero que pueden determinar toda una vida, «un deseo indefinido» que al realizarse nunca alcanza la conciencia de satisfacción… Chéjov buscaba transmitir, reproducir la fluidez acaso sin rumbo de la vida, no sólo pintando estados de ánimo, sino siendo capaz de crearlos en el lector. Tal vez sea éste el secreto que desde el principio ambicionaron sus contemporáneos y luego sus seguidores, de Katharine Mansfield a Raymond Carver, y la razón de la vigencia de su estilo, aún hoy emulado.

Our heroine, Anne Garland, lives quietly in a rural community deep in the English countryside. However, the arrival of several regiments preparing for an expected invasion brings colour and chaos to the county. A graceful and (More) charming young woman, Anne is pursued by three suitors: John Loveday, the trumpet-major in a British regiment, honest and loyal; his brother Robert, a merchant seaman and womaniser, and Festus Derriman, the cowardly son of the local squire. Set at the time of the Napoleonic wars, this is the author’s only historical novel, and unusually for Hardy’s books, some of the characters live happily ever after.

Glauco è un ricco ateniese residente a Pompei. Ammirato dall’élite della cittadina per il suo buon gusto e per il suo stile, vive una vita all’insegna del piacere e del lusso.
Durante un banchetto tenutosi a casa sua, egli viene a (More) sapere che da tempo abita a Pompei una ragazza napoletana di origini greche di incredibile bellezza, chiamata Jone. Subito il giovane decide, dunque, di fare la sua conoscenza e la sera stessa si reca nella sua dimora. Vedendola, Glauco, si meraviglia di riconoscere in Jone una ragazza che alcuni anni prima aveva incontrato a Napoli, della quale era stato particolarmente colpito. Tra i due nasce quindi una profonda intesa che li porta ad amarsi reciprocamente.
Jone e suo fratello Apecide, sono, però, sotto la custodia di Arbace, infido egiziano, sacerdote di Iside. Arbace, ha infatti intenzione di iniziare Apecide ai culti della dea e di sposare Jone. Tuttavia, Apecide, dopo aver saputo degli imbrogli che i sacerdoti Iside operano ai danni dei cittadini, ha intenzione di abbandonare il sacerdozio, mentre Jone, lentamente si sta innamorando di Glauco, compromettendo i piani di Arbace.

L’aspro realismo della vita quotidiana si fonde, nel capolavoro di Emily Brontë, con suggestioni simboliche inquietanti e spunti di eccezionale intensità emotiva. Lo sfondo del romanzo è la solitaria brughiera dello Yorkshire; in (More) primo piano due famiglie, che esprimono gli opposti mondi della passione distruttiva e del timido conformismo. La storia, appassionata e crudele, porta alla luce alcuni dei misteri e delle contraddizioni nascosti nelle profondità del cuore umano e svela, a una lettura d’impostazione psicoanalitica, intuizioni di sorprendente valore. Non meno straordinario è il modo in cui l’autrice fa rivivere temi e atmosfere del romanzo “gotico” e sovrannaturale

Don Quixote is a Spanish novel by Miguel de Cervantes Saavedra. It follows the adventures of a nameless hidalgo (at the end of Part II given the name Alonso Quixano) who reads so many chivalric novels that he loses his sanity and (More) decides to set out to revive chivalry, undo wrongs, and bring justice to the world, under the name Don Quixote. He recruits a simple farmer, Sancho Panza, as his squire, who often employs a unique, earthy wit in dealing with Don Quixote’s rhetorical orations on antiquated knighthood. Don Quixote, in the first part of the book, does not see the world for what it is, and prefers to imagine that he is living out a knightly story. The story implements various themes, such as intertextuality, realism, metatheatre, and literary representation.
Published in two volumes, in 1605 and 1615, Don Quixote is considered the most influential work of literature from the Spanish Golden Age and the entire Spanish literary canon. As a founding work of modern Western literature, and one of the earliest canonical novels, it regularly appears high on lists of the greatest works of fiction ever published, such as the Bokklubben World Library collection which cites Don Quixote as authors’ choice for the “best literary work ever written”, and has been translated into more languages than any book other than the Bible. It has had major influence on the literary community.

Bathsheba Everdene, una muchacha con una sonrisa «de las que sugieren que los corazones son cosas que se pierden y se ganan», hereda, a la muerte de su tío, la mayor granja del pueblo de Weatherbury. Tres hombres rondan a esta (More) joven propietaria, «fuerte e independiente», que sin duda está en situación de elegir: el pastor Gabriel Oak, empleado suyo tras un desafortunado intento de independizarse, y que padece con silencioso aplomo su diferencia de posición; el hacendado Boldwood, un rico y maduro solterón, algo oscuro y poco delicado, pero capaz de amar con una intensidad imprevisible; y el sargento Francis Troy, apuesto, acostumbrado a los favores del mundo, conquistador. Bathsheba puede elegir, pues, y elige… aunque en poco tiempo habrá de descubrir que ha renunciado «a la sencillez de su vida de soltera para convertirse en la humilde mitad de un indiferente todo matrimonial».
Lejos del mundanal ruido (1874) no es sólo un formidable retrato de una heroína victoriana que sabe que «es difícil para una mujer definir sus sentimientos en un lenguaje creado principalmente por el hombre para expresar los suyos». Es también un fresco pastoril de resonancias shakespeareanas, donde el paisaje y la historia, la naturaleza y la cultura, mantienen un diálogo tenso y complejo, lleno de pequeñas sutilezas e ironías. Thomas Hardy alcanzó con esta novela su primer gran éxito, y también la que quizá sea la más amable de sus obras maestras.

Notre-Dame de Paris è uno dei romanzi a sfondo storico più famosi di Victor Hugo. Pubblicato nel 1831, all’età di 29 anni, fu il primo grande successo dello scrittore francese. Venne infatti immediatamente accolto con amplissimo (More) successo, superando senza problemi le possibili censure del tempo.
Parigi, 6 gennaio 1482. Un gruppo di zingari spagnoli, del quale fa parte Esmeralda, si è stabilita nella periferia della città, occupando un territorio preciso chiamato La Corte dei Miracoli per celebrare in piazza la Festa dei Folli, in occasione dell’Epifania. I gitani incantano la popolazione del luogo con trucchi e magie cercando contemporaneamente di guadagnarsi da vivere, spesso derubando o raggirando la gente, a volte anche uccidendola, tranne la bella e dolce zingara Esmeralda. Tutta la tribù zingaresca dei gitani è capitanata dal crudele Clopin Trouillefou, un mendicante scaltro e carismatico che è anche un assassino come alcuni.

La vita di Dostoevskij è “un’opera d’arte, una tragedia, un destino”. Per Stefan Zweig, nella biografia dei geni non solo possiamo scoprire la radice dei loro capolavori, ma anche la chiave per interpretarli e comprenderli. In (More) questo libro, il saggio letterario e il ritratto psicologico s’intrecciano, si rispecchiano e si fondono l’uno nell’altro. Analizzando minuziosamente il volto segnato del grande scrittore russo, Zweig ne elenca le tragedie, le passioni e i rovesci, cerca con parole appassionate di rendere la grandezza spaventosa dell’opera e la sua spietata rivolta contro il destino. Mostra come Dostoevskij riuscisse a vivere fino in fondo anche le sofferenze più atroci, quelle dalle quali gli altri escono schiantati, e trarne ragione di vita e di scrittura. La povertà, l’epilessia, la deportazione in Siberia sono per lui la strada che scende nelle profondità dell’animo umano e lo eleva verso l’assoluto. E così il crimine e il vizio sono vissuti sia come caduta sia come missione. Il martirio e il peccato sono allora il nutrimento di un’arte che rifiuta ogni limite, attraversata da dualismi irrisolvibili e feroci: l’anelito alla fratellanza e il nichilismo, un sarcastico materialismo e il bisogno di Dio. La trascinante lettura di Zweig diventa così una riflessione sui confini e gli abissi della creazione attraverso l’opera di uno scrittore che si era imposto di esplorarli anche a costo della sua stessa vita.

Escrito en 1886, ¿Cuánta tierra necesita un hombre? es una modernísima parábola sobre la ambición del ser humano. Pajom es un campesino al que ninguna extensión de tierra satisface: cuanta más tiene, más necesita. Al conocer que (More) los habitantes de una lejana región, los bashkirios, le ofrecen tanta tierra como pueda recorrer en un día, no lo dudará e intentará abarcar la mayor cantidad posible…
La prosa de Tolstói —decía Nabokov— late al ritmo de nuestro corazón. Elena Odriozola (Segundo Premio Nacional de Ilustración 2006) ha captado ese pulso narrativo y nos lleva con sus imágenes a la tierra que vio nacer a Pajom, permitiéndonos acompañarle en su viaje por la estepa rusa, marcado por el ritmo de su ambición. Las vacas serán testigo de ese afán.

En un momento de notable crisis espiritual, Tolstói, basándose en la experiencia real de un viaje que emprendiera dos años antes, escribe La tormenta de nieve (1856). Con una muy fuerte carga metafísica, nos describe, al amparo de (More) las condiciones externas, un sueño y la presencia de la muerte, el punto de inflexión entre el conformismo y el coraje. Memorable y entrañablemente poética, esta narración a medio camino entre la alegoría y el diario nos habla de la toma de conciencia de uno mismo y de sus retos.

I Racconti di Pietroburgo o pietroburghesi (Петербургские повести) sono una raccolta di racconti di Gogol’ ambientati a Pietroburgo. La raccolta venne realizzata dopo la morte di Gogol’, unendo tre racconti precedentemente (More) pubblicati nella raccolta Arabeschi (1835) e due immediatamente successivi.
Racconti:
La Prospettiva Nevskij
Le memorie di un pazzo
Il ritratto
Il naso (1836)
Il cappotto (1842)

Cronache della paralisi spirituale, politica e sociale di una città, i quindici racconti che compongono Gente di Dublino, primo grande esito narrativo di Joyce e opera fondamentale della letteratura europea contemporanea, sono lo (More) specchio di un’Irlanda avvilita, frustrata, delusa: prigionieri della noia, dell’angoscia, dell’atrofia dilagante, impantanati nell’accidia più bieca, inariditi nell’animo e nei sentimenti, schiacciati da un ristagno generale che toglie ogni energia e impedisce l’azione, i protagonisti di queste storie apparentemente banali, di questi casi quotidiani privi di rilievo, di questi meccanismi consueti del comportamento umano tentano invano di fuggire da una patetica, disperata immobilità. Spogliando il racconto breve degli ultimi orpelli romantici con il suo realismo minuzioso ed essenziale, Joyce contribuì con quest’opera a conferirgli statura artistica e a farne il genere letterario più moderno.

Robert Ervin Howard (Peaster, 22 gennaio 1906 – Cross Plains, 11 giugno 1936) è stato uno scrittore statunitense. Viene considerato uno dei padri della moderna heroic fantasy, nonché uno dei massimi esponenti della letteratura (More) dell’orrore e grande interprete del romanzo d’avventura.
L’autore diede vita anche al cosiddetto “Ciclo di Cthulhu” con dei racconti ispirati al lavoro di H.P. Lovecraft, con il quale intraprese un lungo carteggio. In questa antologia ne riproponiamo tre:
– La Pietra Nera
– Il Fuoco di Assurbanipal
– La Cosa sul Tetto

The Captain’s Daughter is a historical novel by the Russian writer Alexander Pushkin, and is considered to be his finest prose work. The novel is a romanticized account of Pugachev’s Rebellion in 1773-1774.
The 17-year-old Pyotr (More) Andreyich is sent by his father to military service in a remote Russian outpost, where he leans honor and love while being caught up in a violent uprising of tribal groups against the imperial government.

Few can live in the Black Jungle, a desolate place teeming with wild dangerous beasts. Yet it is among its dark forests and bamboo groves that the renowned hunter Tremal-Naik makes his home. For years he has lived there in peace, (More) quietly going about his trade until, one night, a strange apparition appears before him – a beautiful young woman that vanishes in an instant. Within days, strange music is heard in the jungle then one of his men is found dead without a mark upon his body. Determined to get some answers, the hunter sets off with his faithful servant Kammamuri, but as they head deeper into the jungles of the Sundarbans, they soon find their own lives at risk; a deadly new foe has been watching their every move, a foe that threatens all of British India. Part of a series of adventures that includes: Sandokan: The Tigers of Mompracem and Sandokan: The Pirates of Malaysia.

Vittima delle insidiose trame di due acerrimi rivali e di un ambizioso magistrato senza scrupoli, il giovane ufficiale di marina Edmond Dantès viene arrestato a Marsiglia il giorno stesso del suo matrimonio e rinchiuso per (More) quattordici interminabili anni nel tenebroso castello d’If. Qui incontra l’anziano abate Faria, che gli offrirà l’occasione per una fuga avventurosa e gli permetterà di impossessarsi di un prezioso tesoro. Divenuto ricchissimo, Dantès – che ha ormai assunto il romantico titolo di conte di Montecristo – può infine portare a termine la sua tremenda vendetta… Pubblicato per la prima volta nel 1844 e basato su un fatto di cronaca, Il conte di Montecristo è il romanzo d’appendice per eccellenza, caratterizzato da una trama movimentata e ricca di colpi di scena. Divenne subito popolarissimo imponendosi come modello per tutta la narrativa d’avventura dell’Ottocento e oltre, tanto da rimanere ancora oggi uno dei caposaldi della letteratura europea: un libro per ogni età, un grande romanzo sulle passioni degli uomini.

I Capolavori sono:
I pilastri della società, Casa di bambola, Spettri, Un nemico del popolo, La casa dei Rosmer, La donna del mare, Hedda Gabler
Pirandello considerava Ibsen non solo il creatore del teatro moderno, ma anche il (More) maggiore drammaturgo mai esistito dopo Shakespeare. Se è vero che Ibsen è stato il più alto interprete dei drammi individuali e sociali dell’Ottocento, è altrettanto vero che egli ha anticipato, quasi profeticamente, la condizione esistenziale e «il male di vivere» dell’uomo del Novecento. Oggi Ibsen ci coinvolge profondamente, oltre che per la sua grandezza di drammaturgo, per la capacità che hanno i suoi testi di rispondere alle domande di fondo del nostro tempo.
Henrik Ibsen nacque a Skien, in Norvegia, nel 1828. Nel 1850 pubblicò il suo primo testo, Catilina. L’anno dopo fu nominato direttore artistico del Norske Theater di Bergen e nel 1857 del teatro di Kristiania. Nel 1864 si trasferì in Italia, dove scrisse le sue prime opere importanti: Brand e Peer Gynt. Con Casa di bambola, nel 1880, ottenne un successo internazionale, confermato in seguito dagli altri suoi capolavori. Morì a Kristiania nel 1906.

The Brothers Karamazov (Russian: Братья Карамазовы) is the final novel by the Russian author Fyodor Dostoevsky, and is generally considered the culmination of his life’s work. The book portrays a parricide in which each of a (More) murdered man’s sons share a varying degree of complicity. The Brothers Karamazov is a passionate philosophical novel that explores deep into the ethical debates of God, free will, and morality. It is a spiritual drama of moral struggles concerning faith, doubt, reason, and modern Russia. Since its publication, it has been acclaimed all over the world by thinkers as diverse as Sigmund Freud, Albert Einstein, and Pope Benedict XVI as one of the supreme achievements in literature.

Esta original novela entremezcla una serie de narraciones o cuentos con el libro de viajes y el diario. El protagonista e hilo conductor es el propio autor, Washington Irving, que tras su llegada a España inicia un recorrido por (More) tierras andaluzas que le llevan a Granada. Allí queda extasiado por la majestuosidad de la Alhambra en cuyas habitaciones se hospedará. Durante su estancia conoce a varios personajes, entre los que hay que destacar al que se convierte en su criado, Mateo Jiménez, que le acompañarán y le darán noticia de esos cuentos y leyendas que giran en torno al monumento y su pasado árabe.
Descubre así historias como la del astrólogo árabe que contribuyó con su magia a derrotar a los ejércitos enemigos; la de las tres hermosas princesas encerradas en una torre para que no se enamoraran; la del peregrino del amor también encerrado en una torre por su celoso padre; la del legado del moro que nos habla de un fabuloso tesoro encontrado por un aguador; la de la Rosa de la Alhambra en que se nos muestra un laúd maravilloso capaz de curar la melancolía del rey.
Pero al mismo tiempo el libro avanza por el tiempo presente (1829), correspondiente a la realidad que vive el autor. Esto le permite mostrar un rico cuadro de la Granada de la época, de sus calles, sus gentes, sus costumbres, etc.

«El príncipe feliz» es un cuento de hadas escrito por el poeta, escritor y dramaturgo irlandés Oscar Wilde. Fue publicado por primera vez en El príncipe feliz y otros cuentos junto a otros cuatro cuentos del autor en 1888.
El (More) protagonista de la historia es la estatua dorada de un príncipe llena de valiosos adornos, que se encuentra en lo alto de una columna desde donde puede ver toda la ciudad; y una golondrina, que ha retrasado su migración a Egipto por haberse enamorado de un junco. La golondrina se posa sobre la estatua y ve que el príncipe está llorando a causa de las injusticias que puede observar desde su posición, pues cuando vivía siempre le hicieron creer que todo el mundo era feliz y le habían ocultado que también había gente que tenía problemas, y ahora desde allí arriba podía ver la triste realidad, realidad que es confirmada por la golondrina de la cual se hace gran amigo de ella día a día, pues le ayudara en su misión de ir ayudar a los más necesitados. Entonces le pide a la golondrina que arranque y entregue a los más necesitados las joyas que le adornan.